L’albero le radici e le fronde

Itinerario storico filosofico delle religioni


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Dalla prefazione

Lo studio della religione è sicuramente un tratto distintivo e, oserei dire, vitale della tradizione culturale occidentale. Difficilmente troveremmo qualche cosa di analogo in altre tradizioni culturali. La particolarità della nostra tradizione consiste in un’indagine capace d’esplorare i vari strati che compongono il terreno sul quale l’uomo vive l’esperienza religiosa. Terreno variegato in superficie, ma stratificato nella sua composizione; fertile di un humus, di una fertilità che non può rimanere nascosta: necessita di essere indagata con attenzione e serietà. Terreno che cela sempre una storia complessa, vicende di lunga durata, dove anche il tempo che l’accompagna, non sempre coincide col tempo cronologico.

È, lo dico con molta umiltà, l’intento di questo nostro libro, che raccogli le lezioni che nell’arco di otto anni (2007-2015), ho svolto e condiviso con un numero sempre crescente di persone adulte, corsisti delle Università della Terza Età.

«L’albero, le radici e le fronde. Itinerario storico-filosofico delle religioni». L’albero è sicuramente la metafora della vita, espressa nell’immagine dell’uomo e dell’umanità tutta intera. Metafora che richiama la forza e la fragilità dell’esistenza: la solidità del tronco, e la sua esposizione a tutti gli agenti naturali. L’uomo si sente vivo e forte, pur nell’esperienza della precarietà e dell’insicurezza, non di meno pronto sempre a misurarsi e a ricercare. Le radici rappresentano certamente la figura della tenacia dell’indagine: nel mare dell’humus dentro il quale le radici affondano, il desiderio e la voglia di allungarsi per cercare e sentire il respiro e il gusto della linfa che diventa alimento per tutto il tronco. Maggiore sarà la capacità di penetrazione nel terreno, tanto più robusto e solido risulterà il tronco: l’umanità sarà in grado di restare diritta e ben piantata in quella terra dalla quale ha preso forma e vita. Se ben nutrita, diventerà capace di produrre rami fecondi. Ecco le fronde che si librano al vento: si lasciano ondeggiare dall’aria, e al tempo stesso sono protese verso il cielo. Frutto dello spirito (la linfa che le alimenta), rivolte verso l’alto. Spirito e cielo, due elementi ricorrenti nei percorsi della Storia delle religioni: l’anima della ricerca e la direzione verso la quale tendere. Senza spirito, linfa del corpo e tensione verso il senso, non è concesso all’uomo, e dunque all’umanità, il cammino di perfezione verso il quale è indirizzato. Itinerario storico-filosofico è stato il percorso seguito: dalla puntualizzazione storico- cronologica dei dati che caratterizzano la nascita e lo sviluppo della singola religione, all’amore nella ricerca della verità indagato e trasmesso in relazione alla Verità assoluta: La verità di ogni religione concreta sarà sempre e soltanto relativa: non in rapporto a un’altra religione concreta (perché questo finirebbe per banalizzare la verità e la religione), ma in rapporto alla Verità assoluta, che è lo scopo trascendente e inevitabilmente nascosto di ogni religione (Jan Assmann).