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Introduzione al Buddhismo

Castellanza (VA) 2011


Dall’introduzione

Nell’anno undicesimo Buddha si trovava nel villaggio di Ekanala nel paese di Magadha, Un contadino, il bramino Bharadvaja, stava arando il campo e seminando. Buddha venne e stette di fronte a lui chiedendo l’elemosina ma il brahmino disse: «Io aro e semino, e dopo averlo fatto mangio. Fa altrettanto, o asceta, ara, semina e poi mangia». Buddha rispose che già faceva questo, ma il contadino gli obiettò: «non vediamo, o Gòtama, il tuo giogo, né l’aratro, né il vomere, né il pungolo, né i buoi».
Allora Buddha gli rispose in poesia:
«Fede è il seme, penitenza la pioggia;
saggezza sono il mio giogo e l’aratro,
modestia l’asta, mente la legatura del giogo,
la consapevolezza il mio vomere e il pungolo.
Controllato nell’azione,
controllato nel modo di parlare,
misurato nel cibo e nel mangiare,
io faccio della verità la marra della mia zappa.
La sensibilità è la mia liberazione.
L’esercizio è la mia bestia da soma
Che mi porta allo stato di pace.
Senza voltarmi indietro esso va verso quel luogo
Dove, una volta giunti, non si prova più afflizione.
Questo tipo di aratura dà come frutto l’immortalità,
perché così si viene liberati dal dolore».

Indice

  • GLOSSARIO
  • INTRODUZIONE
  • SIDDHARTA IL BUDDHA
    Vita di Buddha
    La nascita
    L’illuminazione
    Il primo sermone
    La morte
  • KARMA E RINASCITA
    L’universo buddhista
    I sei regni della rinascita
    Le tre sfere
    Il karma
    Il merito
  • LE QUATTRO NOBILI VERITÀ
    La verità della sofferenza
    La verità dell’origine
    La verità della cessazione
    La verità della via
  • MEDITAZIONE BUDDHISTA
  • MEDITAZIONE CRISTIANA
  • IL BUDDHISMO IN OCCIDENTE
    I primi contatti
    Gli studi accademici
    La filosofia, la cultura e le arti
    L’immigrazione buddhista
    Le scuole buddhiste in Occidente